Tanto annunciò che accadde. Il ban che Trump aveva minacciato già da mesi è infine diventato esecutivo. A partire da lunedì le piattaforme TikTok e WeChat saranno ufficialmente fuorilegge negli Stati Uniti. Troppo alti, secondo l’amministrazione USA, i rischi per la sicurezza dei cittadini americani. L’enorme mole di dati raccolti agli utenti dalle due multinazionali cinesi Tencent e ByteDance finirebbero infatti direttamente nelle loro sedi cinesi. Alla portata, dunque, del temuto Partito Comunista Cinese.
Alle spalle delle motivazioni di facciata, vere o non vere che siano, si muove però una partita diversa, che sposta capitali immensi. La mossa del ban minacciata da mesi da Trump, infatti, dovrebbe portare alla vendita da parte di ByteDance della popolarissima app TikTok al gruppo Oracle, americano e molto vicino all’attuale presidente statunitense. Un’operazione estremamente delicata, e che da ultime indiscrezioni avrebbe dovuto portare Oracle ad accontentarsi di una quota di minoranza, pur sottraendo a ByteDance l’analisi dei dati, che sarebbero quindi rimasti entro i confini americani.
Chi muoverà la prossima pedina, ora?
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