Tutto ciò che non va nella questione Incontrada-Vanity Fair

Tutto ciò che non va nella questione Vanessa Incontrada-Vanity Fair

Bene, bravi, bis! È tutto un profondersi di elogi, scrosci di applausi e salamelecchi per la copertina di Vanity Fair che ritrae Vanessa incontrada. Bella come una dea, con qualche minuscolo rotolino appena accennato. Con lo sguardo fiero verso l’obiettivo sembra gridare verso di noi il titolo che accompagna la copertina: “Nessuno mi può giudicare”. Ora, non siamo certo noi a voler dire peste e corna delle strategie di marketing. E questa, a giudicare dall’impennata delle vendite della rivista, ha funzionato alla grande. Però dovremmo avere l’onestà di dirci le cose come stanno: come inno all’inclusività è poco più di una barzelletta.

 

Tutto ciò che non va nella questione Incontrada-Vanity Fair

 

Innanzitutto perché proviene da un rotocalco che delle modelle anoressiche o quasi ha fatto un marchio di fabbrica. Fin qui potremmo anche soprassedere. In fondo solo gli stupidi non cambiano mai idea, e se Vanity Fair si dimostra intelligente non possiamo che essere contenti. Questo però vorrebbe dire che dal prossimo numero dovremmo vedere copertine con ragazze magre, ragazze grasse, ragazze così così. Permetteteci di avere qualche dubbio in proposito. Vanessa Incontrada, poi, non è grassa. Non è nemmeno chubby. Se si voleva lottare contro il body shaming forse era preferibile scegliere una persona che potesse davvero rientrare tra le categorie a rischio marginalizzazione per il proprio aspetto fisico. Inoltre quel “Nessuno mi può giudicare” suona proprio un bait per il lettore. Facciamoci caso: è proprio un invito a giudicare. Giudicare quanti chili di troppo ha, se è all’altezza anche così, se ha messo o levato rispetto a qualche mese fa.

Quindi viva il marketing, e viva le campagne di sensibilizzazione. Ma teniamo le cose distinte. Non dimentichiamo che quello che noi possiamo trattare con leggerezza è motivo di sofferenze molto reali per un gran numero di giovani e giovanissimi.

Tutto ciò che non va nella questione Vanessa Incontrada-Vanity Fair

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