Cosa è successo da allora? Semplice: che Jack Ma si è fatto sfuggire qualche parola di troppo. E in Cina, anche se sei il più ricco del Paese, certi errori si pagano amaramente, soprattutto se le tue esternazioni non sono state gradite al politburo del Partito Comunista Cinese. «Il sistema finanziario cinese non corre un rischio di shock sistemico perché la finanza cinese, di fatto, è priva di un sistema. Per evitare brutte sorprese dobbiamo creare un sistema finanziario davvero funzionante» Aveva detto l’imprenditore cinese al Bund Summit di Shanghai il 24 ottobre 2020. Parole dure contro il controllo politico delle strutture finanziarie. Parole che, a quanto pare, non gli sono state perdonate.
La scomparsa di Jack Ma dalla vita pubblica
Da quel giorno di due anni fa Jack Ma è praticamente sparito dalla vita pubblica. Nessuno ha saputo più niente di lui fino alla ricomparsa qualche giorno fa in un ristorante tailandese. La quotazione di Ant Group in America è stata bloccata e la multinazionale ha perfino ricevuto una multa da 2.75 miliardi dagli organi di controllo cinesi. Oggi si apprende che l’imprenditore cinese dovrà rinunciare al suo controllo sul gruppo e ridurre le sue partecipazioni da oltre il 50% a poco più del 6%, nella speranza di chiudere così la querelle col governo cinese.
Comunicare è fondamentale, ma a volte le parole migliori sono quelle che non sono state pronunciate.