ChatGPT, il chatbot di Elon Musk che parla con te

ChatGPT, il chatbot di Elon Musk che parla con te

ChatGPT è il nuovo chatbot dell’organizzazione no profit fondata da Elon Musk, OpenAI. Non è certo il primo del suo genere: Moltissimi siti, oggi, hanno dei chatbot per rispondere alle domande più frequenti. I più evoluti, come ChatGPT, si basano su un’intelligenza artificiale. Rispondono cioè a domande non in base a delle risposte prestabilite, ma elaborando autonomamente dati, quasi sempre presi da internet. ChatGPT però è diverso. O meglio, funziona secondo gli stessi criteri dei suoi “cugini”, ma lo fa molto meglio, al punto da essere quasi indistinguibile da un essere umano. Sei curioso? Puoi provarlo gratuitamente registrandoti sulla piattaforma qui.

ChatGPT, il chatbot di OpenAI fondata da Elon Musk

Il matematico e filosofo Alan Turing, nell’articolo Computing machinery and intelligence apparso nel 1950 sulla rivista Mind, suggerì che un giorno avremmo avuto necessità di un test che ci permettesse di capire se avevamo a che fare con una macchina o con un essere umano. Blade Runner, il capolavoro di Ridley Scott, si incentrava proprio sulla difficoltà di distinguere tra i replicanti, sorta di robot molto evoluti, e le persone comuni. Ecco, forse con l’arrivo di ChatGPT avremmo davvero bisogno di un test di Turing, se non fosse lui stesso a ricordarci che, in fondo, è solo un software.

 

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Un Chatbot che comunica proprio come un essere umana

ChatGPT risponde ai messaggi in chat mostrando abilità assolutamente fuori dal comune, e in un linguaggio molto fluido e naturale. Può comporre saggi, poesia, barzellette, articoli sugli argomenti più disparati. Ma non è tutto: scrive codice sorgente per siti internet, discorre di interior design, e, letteralmente, di ogni altra cosa che vi venga in mente di chiedergli. ChatGPT si basa su Reinforcement Learning from Human Feedback, un algoritmo che parte da risposte umane per “creare un nuovo modello che viene presentato in un’UI intuitiva, con un certo grado di memoria”.

Presto sostituirà Google?

Il nostro nuovo amico è così sveglio da impensierire addirittura Google, e addirittura l’intero architrave dei motori di ricerca. Chattando con lui, infatti, si ha la netta sensazione di parlare con una persona vera. Ciò rende l’esperienza molto più “umana”, con il serio rischio (per Mountain View si intende, non certo per te) che tra poco, quando sarà collegato a internet, sia preferito dagli utenti rispetto a Google. Per usare l’esempio citato dal New York Post, alla domanda di un utente “qual è il dosaggio massimo di Vitamina D al giorno?”, Google ha risposto indicando le linee guida di HealthLine, mentre ChatGPT ha dato una risposta nel merito, per di più molto azzecata.