Come faccio a ottimizzare la mia SEO?
Per fare ciò è necessario lavorare su una serie di aspetti del tuo sito che non sono immediati per chi non abbia dimestichezza con i linguaggi di programmazione. Dovrai scegliere le keyword giuste per il tema che stai trattando o per il settore del tuo business, costruire un network di backlink, lavorare sulle meta-descrition del sito e limare alcuni dettagli per velocizzare il più possibile i tempi di caricamento delle pagine. Gli aspetti da prendere in considerazione sono molti, ma per fortuna esistono molti tool che possono esserti d’aiuto in questo lavoro. E, attenzione attenzione: molti di questi sono gratis!
Hai capito bene: con un po’ di buona volontà e gli strumenti giusti, potrai lavorare in autonomia e senza sborsare soldi alla SEO del tuo sito. Questo principalmente grazie a Google, che mette a disposizione dei propri utenti un kit di strumenti vario ed efficace, con il quale analizzare in profondità i risultati del tuo sito o del tuo e-commerce, per correggere errori e valorizzare i punti forti. Quali sono nel dettaglio questi tool per ottimizzare la SEO del tuo sito? Scopriamoli insieme!
Google keyword planner:
Google Keyword Planner è lo strumento SEO dedicato agli inserzionisti. La sua funzione principale è conoscere i prezzi per posizionarsi su certe keyword attraverso i Google Ads. Attenzione, però, perché il Keyword Planner può esserti di grande aiuto anche se non hai intenzione di ricorrere alle Ads a pagamento. È infatti possibile estrapolare un gran numero di dati riguardanti volume di ricerca, concorrenza, o keyword correlate.
Google Trends:
Google Trends adempie più o meno alla stessa funzione, ma in modo più semplice. Ti permette infatti di conoscere le ricerche effettuate più volte in un dato periodo di tempo (quelle del giorno stesso, o dei giorni precedenti, o magari del mese), i volumi, le query e gli argomenti correlati ad una determinata keyword. In questo modo potrai valutare le stagionalità del tuo settore, avere nuovi spunti su keyword alternative da utilizzare e , perché no, su eventuali contenuti qualitativamente validi da proporre sul tuo sito. In questo modo, con un po’ di pazienza, potrai posizionarti molto meglio rispetto ai reali interessi del tuo bacino di utenza.
Google Analytics:
È sicuramente il tool più completo tra quelli del pacchetto Google. La quantità di informazioni che è possibile estrarre è sconfinata, e va dal numero di accessi sul sito, ai dati anagrafici degli utenti, i loro interessi, le pagine di provenienza e chi più ne ha più ne metta. Un’analisi approfondita dello strumento è impossibile da fare in poche parole su queste pagine, ma come tutti gli strumenti di casa Google ha un’interfaccia intuitiva che ti permetterà di acquisire dimestichezza molto facilmente. È importante notare come insieme ad Analytics, nella sua nuova versione GA4 maggiormente rispettosa della privacy degli utenti, è possibile installare l’ulteriore tool Google Search Console, che mette a nostra disposizione altri dati riguardanti le ricerche Google utilizzate dagli utenti per atterrare sul nostro sito. Con un po’ di pratica e l’utilizzo incrociato di questi dati, avrai una supervizione completa di ciò che accade sulla tua piattaforma!
Strumenti non appartenenti al pacchetto Google
Se quelli di Google sono di gran lunga gli strumenti più utilizzati, non vuol, certo dire che siano gli unici. Col tempo sono nati tanti strumenti di analisi, più o meno sofisticati, che ti permettono di tracciare le abitudini degli utenti o di analizzare le opportunità per ogni singola keyword. Moz, Majestic, Pagespeed Insights, Ahrefs, Semrush sono solo alcuni nomi tra i tantissimi che è possibile trovare online. Promettiamo di fare presto un nuovo articolo dedicato a loro, così da darti la possibilità di scegliere quello più adatto alle tue esigenze!
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