Le nuove aziende che acquistano gli e-commerce

Le nuove aziende che acquistano gli e-commerce

Nel ribollente mondo degli e-commerce c’è un nuovo tipo di player, che potrebbe costituire il collegamento che mancava tra piccoli venditori e multinazionali del settore. Si tratta di veri e propri talent scout, che perlustrano la rete alla ricerca di piccole e medie imprese attive nel mondo delle vendite online. Aziende dal grande potenziale di crescita, ma che mancano di mezzi e conoscenze tecnologiche per fare fruttare al meglio le proprie potenzialità. Quando trovano un seller che risponda a questi requisiti, propongono un accordo di cessione dell’attività, parziale o totale, per poi rilanciarne la redditività sfruttando le maggiori competenze interne.

Le nuove aziende che acquistano gli e-commerce

Questo nuovo modello di business si sta appena facendo strada in Italia, dove ora vediamo sorgere le prime società di settore, ma è un format già forte all’estero, e in particolare negli Stati Uniti e in Germania. Perk, Razor Group o SellerX sono alcuni dei nomi già affermati. Neulabs, invece, è la prima realtà totalmente italiana, che si sta ritagliando il suo spazio in questo nuovo ambito in forte espansione. L’amministratore delegato e socio fondatore di Neulabs è Mauro Giacobbe, nome noto a chi mastica un po’ di vendite online essendo stato per molti anni amministratore delegato di Facile.it.

Un modello nato negli USA che sta sbarcando anche in Italia

Cosa fanno, più nel dettaglio, aziende come Neulabs e Perk? Cercano e-commerce che facciano al caso loro, prima di tutto: Shop che trattino marchi forti in determinati segmenti, che nel loro ambito conoscano a fondo il mercato e che abbiano proposte commerciali d’impatto. Che abbiano però, allo stesso tempo, lacune nei meccanismi di vendita che possano essere riempite da un pool di esperti di settore, e in particolare da esperti di marketing e seo manager che sappiano mettere le ali agli e-commerce con i giusti requisiti di partenza.

Non è detto che la cessione del business sia totale

Come anticipato, non è detto che il rapporto tra l’azienda titolare dell’e-commerce e questo nuovo modello di aziende si concluda con un’acquisizione al 100%. Esistono altre forme più agili, che prevedono partnership con differenti livelli di integrazione dei ruoli. Dopo aver effettuato un’analisi approfondita, che passi dall’esame dei dati di Google Analytics, Facebook Ads ed eventuali canali di vendita su Amazon, la proposta può concretizzarsi in varie forme che soddisfino entrambe le parti in causa. Capita, ad esempio, che il venditore resti socio dell’azienda, stabilendo un’uscita dopo pochi anni con una percentuale sul margine di crescita.

Il settore merceologico di partenza è, ovviamente, di poca o nessuna importanza. Ciò che conta è la possibilità di crescere che queste nuove società possono offrire alle aziende che rispondano ai requisiti giusti.

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